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La voce della sardegna
Vincitrice del Premio Loano 2017 per il miglior disco di musica popolare con Lantiàs, Elena Ledda è da oltre 40 anni alla guida della scena musicale dell’isola e da molti considerata la voce della Sardegna. Una carriera costellata di riconoscimenti, concerti e tour internazionali, collaborazioni con i grandi della musica jazz, folk, world, hanno portato Elena ad essere una delle più apprezzate cantanti nel panorama della Sardegna, colmando il vuoto lasciato da Maria Carta dopo la sua morte come voce femminile dell’isola.
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Elena Ledda
Nata a Selargius, paese alla periferia di Cagliari, ha frequentato il conservatorio del capoluogo studiando oboe e canto. Nonostante le potenzialità della sua voce da mezzosoprano, ha preferito dedicare la sua carriera al genere folk, sebbene col tempo arricchito di ricerca e sperimentazione.
Al 1979 risale il suo album Ammentos, che ha già tra i crediti quel Mauro Palmas che sarà una presenza fondamentale per la sua carriera: con lui forma nel contempo la band Suonofficina, nella quale sperimenterà un’evoluzione della musica sarda che in futuro la porterà dentro l’ambito della cosiddetta world music.
Nel 1984 pubblica il nuovo album “Is Arrosas” e in quegli stessi anni è spesso ospite sul canale regionale Videolina della trasmissione musicale di folk tradizionale sardo Sardegna Canta, di cui un anno ha avuto anche l’onore della sigla d’apertura. Ma accanto a queste partecipazioni che accrescono la sua popolarità, continua la sua ansia di ricerca colta con collaborazioni con artisti quale il re della new Age Andreas Vollenweider. In questo stesso periodo i Suonofficina evolvono nei Sonos, un progetto di gruppo aperto con la finalità di sperimentazione della musica etnica sulla base del patrimonio tradizionale della sua isola.
Negli anni novanta la carriera prosegue con la pubblicazione di Incanti (1993) mentre continua un’attività dal vivo che porterà Elena ad esibirsi in tutto il mondo.
I dischi Maremannu, uscito nel 2001, e Amargura del 2005, confermano lo stato di grazia raggiunto e una consolidata maturità artistica. Quest’ultimo album, che vede la collaborazione di Lino Cannavacciuolo, si arrischia in sonorità a metà strada tra le vibrazioni ancestrali del patrimonio della Sardegna e quello più codificato e melodico di Napoli. Nel 2007 il Disco Rosaresolza, registrato con l’amico Andrea Parodi, a Sanremo riceve la Targa Tenco al Premio Tenco per il miglior disco in Dialetto e il premio “Città di Loano” per il miglior disco di Musica Popolare 2007. Nel 2008 pubblica Live at jazz in Sardegna e nel 2009 Cantendi a Deus.
Nell ottobre del 2016 è ospite nel prestigioso disco di Enzo Avitabile “Lotto Infinito” dove duetta in “Nisciuno Sape”. Nonostante Elena Ledda sia originaria della Sardegna del sud, usa con estrema facilità tutte le varianti linguistiche presenti nell’isola. L’artista selargina ha collaborato con Fabrizio De André, Lester Bowie, Don Cherry, Andreas Vollenweider, Savina Yannatou, Maria del Mar Bonet, Paolo Fresu, Noa e Andrea Parodi, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Gavino Murgia, Riccardo Tesi.