Soundscape, ovvero il suggestivo paesaggio sonoro del nuovo progetto di Stefano D’Anna, straordinario sassofonista sulla scena jazzistica da oltre vent’anni, noto anche oltre i confini italiani per la sua spiccata sensibilità, le sue capacità espressive e l’esecuzione impeccabile. Percezioni e battiti improvvisano e disegnano una ideale jazz-skyline tra la Sardegna e la Sicilia, in questo lavoro discografico prodotto da S’Ardmusic per la collana Jazz in Sardegna, nata nel 2012 con l’intento di dare visibilità al grande fermento musicale dell’isola e ai movimenti locali jazzistici e consolidare ciò che il Festival Internazionale Jazz in Sardegna ha promosso in 30 anni di attività. Dedicata a Isio Saba, fotografo e promoter di origine sarda, romano, newyorkese e calabrese di adozione, tra i soci fondatori del festival e intimo dei più grandi jazzisti che approdarono in Sardegna, scomparso di recente, intende portare avanti le tracce più sanguigne del jazz locale e nazionale, nel ricordo di un racconto di vita vissuto così intensamente da un grande professionista del mondo del jazz quale era Isio, tra i suoni del passato e del presente, intrecciati profondamente con i grandi della musica afroamericana. Terzo CD di questa collana e produzione n° 24 del catalogo che vede protagonisti una serie di prestigiosi musicisti che hanno calcato in tre decadi il festival jazz tra i più apprezzati in Italia e in Europa, il nuovo lavoro di Stefano D’Anna crea in questa sua opera un dinamico territorio di suoni in cui la giusta tensione narrativa si accompagna a una solida sezione ritmica made in Sardinia, grazie al contrabbasso di Matteo Marongiu e alla batteria di Gianrico Manca, e alla chitarra di Enrico Bracco, musicista romano tra i più interessanti della scena jazz nazionale. “Soundscape rappresenta il mio attuale paesaggio sonoro, la musica che in questo momento della mia vita condivido con questi grandi musicisti con i quali ho trovato delle affinità e delle corrispondenze espressive”, spiega D’Anna, “per Enrico chiaramente il discorso è un po’ diverso, è la concretizzazione di una collaborazione che ci ripromettevamo di portare avanti da anni, dal periodo in cui io frequentavo Roma. Abbiamo già suonato insieme, più o meno sin dalla prima metà del 2005, e ho colto questa occasione per invitarlo a far parte di questo progetto per la sua sensibilità, per la sua particolare sonorità influenzata in parte da tutta una certa scuola musicale del jazz contemporaneo e della scena newyorkese: una ascendenza stilistica e sonora a cui lui fa riferimento e che io condivido pienamente, come ad esempio la musica di Kurt Rosenwinkel o di Seamus Blake”. Il quartetto propone un repertorio costituito da composizioni originali del musicista e compositore siciliano, sviluppate nel solco della moderna tradizione jazzistica, che è senz’altro l’ambito in cui si inscrive tutta la musica proposta dalla band. Una delle caratteristiche di Soundscape è lo spiccato senso collettivo della narrazione musicale – spontaneamente ricercato e eseguito dai quattro musicisti, in ognuno dei quali accanto alle notevoli doti tecniche convive una particolare sensibilità espressiva – tramite il quale la canadian viagra without prescription band riesce a condurre le proprie esibizioni attraverso l’invenzione, lo sviluppo e la risoluzione di dinamiche esecutive al tempo stesso molto efficaci ed eleganti, il tutto senza perdere mai di vista la spontaneità della scoperta e la comunicativa con gli ascoltatori. “Per me questo è l’inizio di un nuovo percorso personale”, aggiunge, “un ritorno sulla scena discografica con un progetto di qualità. Michele Palmas, produttore di S’Ardmusic, è stato invece la parte più importante per la riuscita di questo disco: si è fatto coinvolgere pienamente, apportando idee e soluzioni sostanziali. Il linguaggio non basta, è importante saper costruire anche il giusto ambiente sonoro e compositivo all’interno del quale portare avanti la propria ricerca”